1858 - Paura intorno a Marte
Nel 1877, nel corso della straordinaria opposizione che permise a Schiaparelli di osservare i famosi "canali" di Marte, l’americano Asaph Hall scoprì che il pianeta rosso aveva anch’esso due satelliti, ma molto più piccoli ed irregolari della Luna. Si tratta di Phobos (paura, in greco), con dimensioni tra 18 e 27 km, e Deimos (terrore), con dimensioni tra 10 e 15 km.
L’origine di Phobos è sempre stata un mistero per gli astronomi, e ancora oggi ci sono più teorie a riguardo, una delle quali suggerisce che esso sia un asteroide di passaggio catturato da Marte miliardi di anni fa, mentre per altre esso è un frammento del pianeta stesso, formatosi insieme.
Phobos orbita attorno a Marte in un’orbita quasi circolare a circa 10000 km dalla superficie del pianeta. In passato Phobos ha subito un forte impatto che incredibilmente non l’ha distrutto, ma che ha lasciato però come segno un grande cratere, chiamato Stickney, con un diametro di 9 km, cioè almeno un terzo dell’intera dimensione del satellite. Sono molto strane anche le striature che ricoprono buona parte della sua superficie, e anche in questo caso ci sono diverse teorie sulla loro origine, che spaziano dalle conseguenze del grande impatto che originò Stickney, al rotolamento di frammenti di satellite o di materiale proveniente addirittura da Marte stesso. È tale l’interesse per Phobos che l’Agenzia Spaziale Giapponese (JAXA) sta realizzando una missione spaziale, Mars Moon eXplorer (MMX), che verrà lanciata nel 2024. MMX si inserirà in orbita attorno a Phobos, con l’obiettivo di prelevare un campione della sua superficie per riportarlo sulla Terra nel 2029.