Lo spazio nel tempo
LE MAPPE CELESTI DALLA CARTA AL BIT
L’uomo sin dall’antichità ha raggruppato le stelle visibili in costellazioni disegnando nel cielo le gesta di eroi e miti peculiari delle diverse culture. Quando poi Galilei rivolse il suo cannocchiale al cielo, divenne chiaro a tutti che gli astri erano molto più numerosi e complessi di quanto ci si potesse mai aspettare. Nuove mappature erano quindi necessarie e urgenti.
Dal Seicento fino agli inizi del Novecento, grazie all'introduzione del telescopio e di strumenti sempre più moderni, moltissimi scienziati si dedicarono a delineare mappe e atlanti celesti e a caratterizzare la superficie della Luna e di Marte realizzando cartografie planetarie. Ma non solo, anche la Galassia stessa fu oggetto di studi e speculazioni. In particolare verso la fine del Settecento, Frederick William Herschel segnò l’avvio della mappatura galattica.
Partendo da queste testimonianze, molte delle quali conservate nelle collezioni storiche dell’INAF, ripercorriamo l’evoluzione del concetto di mappa celeste e di cartografia planetaria accompagnando il visitatore fino agli spettacolari risultati raggiunti oggi dalle missioni spaziali, europee ma non solo, come Exomars e Gaia. La mostra accompagna il visitatore nello straordinario viaggio dell’umanità, dagli albori dell’astronomia moderna sino alle sfide della scienza contemporanea e del prossimo futuro, alla ricerca di una fedele rappresentazione del cielo.